Spalletti in conferenza stampa: “Quanto successo è inaccettabile. Basta all’odio nel calcio”

L’allenatore nerazzurro ha parlato dinnanzi ai tanti giornalisti alla vigilia di Empoli-Inter

Spalletti in conferenza stampa: "Quanto successo è inaccettabile. Basta all’odio nel calcio"

E’ passata ovviamente in secondo piano la vittoria dell’Inter ai danni del Napoli nel Boxing day del 26 dicembre. Gli episodi sia dentro che fuori lo stadio hanno chiaramente oscurato quanto di buono espresso in campo dai nerazzurri che, grazie alla rete realizzata da Lautaro Martinez allo scadere del tempo, hanno vinto lo scontro diretto contro i partenopei per 1-0. Luciano Spalletti, intervenuto quest’oggi nella consueta conferenza stampa della vigilia in vista dell’ultimo incontro del girone d’andata contro l’Empoli, ha quindi dedicato molto spazio per esprimere la sua personale opinione in merito agli scontri vergognosi tra gli ultras avvenuti fuori dallo stadio, che hanno purtroppo causato anche la morte di un giovane tifoso nerazzurro; sia in riferimento ai cori razzisti – anch’essi deplorevoli – nei confronti di Kalidou Koulibaly durante buona parte del match di San Siro, seppur provenienti da una frangia minoritaria di ‘tifosi’.

Ecco il commento di Spalletti sugli episodi di Inter-Napoli: “E’ assolutamente inaccettabile. La mia è una posizione di condanna senza se e senza ma. E’ giunto il momento di dire basta a quelli che sono cori razzisti, discriminatori, all’inneggiare alla tragedia dell’Heysel o di Superga. Basta alla presa di posizione di uno stadio di fischiare un giocatore o un allenatore per 90′. Basta all’odio nel calcio in generale. Questa è la cosa fondamentale. Era tanto che si diceva di partire, partiamo ma non entro nel merito della sentenza perché si va a colpire l’80-90% dello stadio rappresentato da tifosi che preferiscono andare là piuttosto che stare a casa il giorno di Natale. Andare allo stadio è talmente bello, ma viene strumentalizzato talvolta da altre persone o gruppi. E’ chiaro che poi, dalla nostra parte, l’educazione e il comportamento della squadra si sia anche evinto in precedenza e nella partita stessa. Il comportamento dell’Inter è scritto nell’atto costitutivo: Internazionale perché siamo fratelli del mondo. E’ un discorso aperto a chi vuole avere un contatto con noi, li accettiamo senza distinzione di maglia o di pelle”.

Cosa fare, dunque, da qui in avanti in occasione di casi simili? Ecco come la pensa l’allenatore toscano: “Premetto che non sono neanche a conoscenza di quelli che sono gli sviluppi del regolamento. Quello che diventa fondamentale è l’avvio di questo percorso, ora è il momento di dire basta e di iniziarlo. Occorre un comportamento corretto, educato, fatto di saluti e rispetto verso tutti gli avversari a fine partita, con discorsi corretti quando vengo qui in conferenza stampa. E’ una continuità di comportamenti che fa la differenza. E io devo stare attento a questo. O debbo stare attento a questo, perché sono già stato squalificato per un eccesso di esultanza, per cui anche in quello ho sbagliato qualcosa e devo modificare questo. Per quanto riguarda il resto, ci sono ruoli e competenze. Ognuno deve essere competente per il ruolo che ha”.

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